Descrizione
«O piace o non piace. Ciò detto, c’è ben poco da aggiungere sul Natale, e io (anche se dubito che i miei sentimenti non vi tocchino affatto) su quel poco preferirei tacere.»
Pubblicati nel 1912 e qui tradotti per la prima volta in italiano, i dieci racconti tratti dalla raccolta A Christmas Garland, oltre a proporre una lettura ironica, inconsueta e persino sorprendente del Natale, sono veri e propri esercizi di stile che testimoniano il genio letterario e l’abilità mimetica dell’autore. Max Beerbohm infatti, mettendosi nei panni, anzi nella penna, di scrittori come R. Kipling, H.C. Wells, J. Conrad e altri ancora, non solo ne riproduce gli stili ma, di ciascuno, riesce a restituire l’impronta creativa e l’ispirazione. Muovendosi con leggerezza dentro la galassia letteraria di età edoardiana, il suo raccontare alla maniera di è al contempo omaggio e scherzo, serio impegno e divertimento, gioco a nascondere e annuncio di un Novecento in cerca di altre voci.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.