Descrizione
Ecco dunque, costruita in quel tempo di distruzione, La Maison des Amis des Livres. Qui Adrienne Monnier scrive queste pagine nell’agosto del 1918. […] qui, tra i libri che albergano tutte le forme viventi come gli animali dell’Arca, fu preservata dall’indignazione e dal timore, e acquisì la certezza che tutto permane e cresce oltre le notti di sonno e di morte…
Pubblicato per la prima volta in Italia nel 2009 (ed. :duepunti), torna ai lettori il racconto di un’esperienza straordinaria, la storia della libreria La maison des amis des livres, che la giovane Adrienne Monnier, animata da passione e coraggio, aprì a Parigi il 15 novembre 1915, al n.7 di rue de l’Odéon. Qui, in anni effervescenti e drammatici, era possibile incontrare tra i suoi frequentatori, immersi in vivaci conversazioni o in solitarie riflessioni, L. Aragon, W. Benjamin, A. Gide, A. Breton, J. Cocteau, J. Joyce, P. Valéry, S. Beckett e altri ancora.
Cuore pulsante della vita culturale tra le due guerre, la cui fama varcherà i confini francesi con la traduzione dell’Ulysse di Joyce (1929), la libreria è inseparabile dalla personalità di Adrienne Monnier. Allo stesso modo la sua storia è inseparabile dall’autobiografia. Così il libro è l’autoritratto di una donna e al contempo l’evocazione della straordinaria atmosfera che seppe creare attorno a sé.
Rue de l’Odéon è un omaggio alla letteratura e ai mestieri che ispira.
Rassegna stampa
Adrienne Monnier, la libraia di Parigi, di Pasquale Di Palmo, «il Manifesto», 4 aprile 2023.
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